venerdì 22 aprile 2011

Diritto al lavoro: dove siamo?


Una bella performance di Ale e Franz, una delle mie coppie comiche preferite di sempre! Questa volta è per una causa particolarmente importante. Che condivido. Ovviamente...

sabato 2 aprile 2011

Evoluzionismo vs. Creazionismo

Cinque anni fa a Dover, negli Stati Uniti, 11 genitori hanno fatto causa contro la scuola pubblica locale perché volevano che i loro valori religiosi venissero validati all'interno del curriculum scientifico dei loro figli. I giudici del tribunale competente, ad Harrisburg (PE), conclusero che il disegno intelligente non era scienza, piuttosto un tentativo per introdurre un punto di vista religioso attraverso le scuole pubbliche. I genitori persero dunque la causa. 
Un paio di mesi fa, la rivista scientifica Science pubblica uno studio che fa il punto della situazione sull'insegnamento della biologia (ed in particolare della teoria dell'evoluzione) all'interno del sistema di istruzione superiore americano. Basandosi su un campione di 926 professori di scienze (biologia e fisica principalmente) si ottiene un quadro d'insieme a dir poco allarmante. Il 13% del campione afferma di insegnare esplicitamente il creazionismo o disegno intelligente spendendo almeno 1 ora dell'orario settimanale presentandolo in una luce positiva. La percentuale invece di insegnanti che insegnano biologia evoluzionistica secondo l'approccio puramente scientifico (attraverso la teoria dell'evoluzione di Darwin) si attesta intorno al 28% degli intervistati. Nel mezzo, rimane un 60% di insegnanti che si definiscono "cauti", ovvero che non si sbilanciano né a favore delle teorie creazioniste ma neanche accolgono la teoria dell'evoluzione per selezione naturale come spiegazione ufficiale della biodiversità.
Di là dai numeri snocciolati dall'inchiesta, che di per sé sono già sufficienti a suscitare allarme, la cosa che mi preme sottolineare è l'atteggiamento di fondo adottato da parte del sistema scolastico americano (in questo caso specifico) nei confronti del metodo scientifico applicato all'origine dell'uomo. Il problema sta nel contrapporre la teoria dell'evoluzione per selezione naturale ad altri modelli che di scientifico hanno molto poco. L'aspetto più preoccupante sta soprattutto nell'atteggiamento tenuto da operatori del settore, in questo caso insegnanti laureati, i quali per primi nutrono dubbi sul fatto che il genere umano discenda da un progenitore in comune con gli attuali scimpanzé. 
La visione scientifica della realtà si fonda sulla costruzione di modelli matematici e/o teorici che descrivono fenomeni naturali studiati sperimentalmente: in soldoni, si fa un'ipotesi, si costruisce un modello che la descrive (un'equazione matematica) e si fanno predizioni su osservazioni che dovranno essere verificate sperimentalmente, le quali potranno confermare o smentire l'ipotesi formulata.
Ecco, l'evoluzione per selezione naturale, come molte altre teorie scientifiche, si basa su questo. Il creazionismo, al contrario, è un modello che si fonda su una sola ipotesi (Dio) e deriva la nascita della biodiversità dall'intervento di forze sovrannaturali. Se si vuole, la si può adottare come teoria scientifica ma bisogna ricordarsi che difetta in un aspetto fondamentale (ne avevamo parlato qui): la sua falsificabilità.

venerdì 1 aprile 2011

Elevazione


Spesso mi si chiede, e mi chiedo, a cosa serve la scienza. Per quale motivo cerchiamo di indagare e descrivere il mondo che ci circonda? Per quali scopi studiamo la natura e ci adoperiamo in tutti i modi per scovarne le regolarità che la caratterizzano?
Beh, per molti la risposta può apparire scontata: l'umana innata curiosità di carpire i segreti di quel complicato meccanismo che è la natura. Per migliorarci e per elevare lo sguardo di là dai nostri principali bisogni.
Poi, pensandoci meglio, filmati come questo aiutano a dare risposte che valgono più di molti argomenti.