sabato 11 febbraio 2012

Breve cronistoria di un decreto governativo


Il 9 Marzo del 2009, pochi giorni dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, il presidente statunitense Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo che era destinato (potenzialmente) a cambiare il destino di molte persone. Non riguardava però la scottante crisi economica ancora dominante in quei giorni; non aveva neanche a che fare con la discussa riforma sanitaria che avrebbe trovato luce qualche mese dopo. Riguardava una cosa più profonda: con quella firma (documentata da questa fotografia) il presidente statunitense dava il via libera all'utilizzo di fondi federali destinati alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Un notevole cambio di rotta rispetto alla precedente linea politica del conservatore George W. Bush, che ne aveva posto severi limiti di utilizzo nella ricerca biomedica, tali da limitare fortemente il progresso della conoscenza in quella direzione. Perché è importante la ricerca scientifica sull'uso delle cellule staminali pluripotenti (ed in particolare quelle embrionali)? Cerchiamo di fare luce brevemente su un argomento molto complesso ma alquanto affascinante.
Una cellula umana, come tutte le cellule degli organismi, è un oggetto altamente specializzato. Al suo interno si svolgono reazioni biochimiche molto precise e ordinate in sequenza. Per via di ciò ogni cellula acquisisce una funzione molto particolare: ci sono quelle che servono a farci digerire i cibi che mangiamo; quelle che fanno muovere i nostri arti, le nostre gambe; ci sono inoltre cellule talmente specializzate che ci consentono di vedere il mondo che ci circonda, i suoi colori e le sue meraviglie. Poi ci sono un particolare tipo di cellule che possiedono la capacità di diventare ognuna delle altre grazie ad un insieme di processi biochimici al loro interno di cui ancora non abbiamo compreso totalmente la natura e le potenziali implicazioni come potenziali tecniche per terapie sull'uomo: le cosiddette cellule staminali (stem cells). Il nostro organismo se ne serve per ricostruire i tessuti e per rigenerare le cellule che hanno finito il loro ciclo di vita. 
La mia previsione personale è che la ricerca sulle staminali embrionali potrà consentire lo sviluppo di cure efficaci per la stragrande maggioranza delle patologie legate a lesioni al midollo spinale in un arco di tempo che va da qui a 20 anni o giù di lì.
Conclusione: nel 2010 un tribunale federale, in riferimento ad una causa, ha stabilito che non si possono usare fondi federali per la ricerca sulle staminali embrionali. 
La fine della storia sembra allontanarsi un po' di più...